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Intervista a Enrico Capoferri, CEO e fondatore di EatRight, la startup in portafoglio di Oltre Venture che vuole sviluppare una catena di supermercati di prossimità orientati al benessere alimentare, con un’offerta di prodotti freschissimi, salutari e a prezzi accessibili.


Due anni di preparazione, un road show con oltre 60 incontri con investitori privati e istituzionali, un anno dedicato alla ricerca della migliore location, seguito da un’intensa attività di store design, di definizione dell’assortimento e delle ricette per i prodotti fatti in casa (la maggior parte) nonché di studio di tutti i packaging rigorosamente sostenibili (plastic free).

Manca ormai poco all’apertura a Milano del primo punto vendita di Erbert, l’innovativa rete di negozi alimentari specializzati ideata da EatRight insieme a Oltre Venture. L’obiettivo dell’azienda, fondata da Enrico Capoferri, è quello rendere facile, semplice e accessibile nutrirsi in modo salutare e con prodotti di alta qualità.

Enrico, qual è stato il percorso professionale che ti ha portato a creare EatRight?

Ho lavorato per quasi trenta anni nella Grande Distribuzione, occupandomi per una lunga fase di amministrazione e controllo gestione: dapprima per il Gruppo Rinascente, in seguito per SMA Supermercati, dove ho ricoperto in successione il ruolo di direttore del controllo di gestione, direttore commerciale, fino a diventare direttore generale di un gruppo con oltre due miliardi di fatturato e diecimila dipendenti. Con EatRight voglio introdurre un nuovo modello nella distribuzione alimentare, supportando i clienti sia dal punto di vista del corretto stile alimentare da seguire, sia rendendo facile praticare e seguire quest’ultimo tutti i giorni.

Di che cosa si occupa EatRight?

Stiamo creando una catena di negozi alimentari (a insegna Erbert) basata sulla vendita di prodotti freschissimi di grande qualità. Nei negozi sarà presente una vasta offerta di frutta e verdura di stagione, per far capire – anche dal punto di vista della proporzione degli spazi assegnati – l’importanza che i prodotti vegetali devono assumere nell’alimentazione quotidiana. Negli stessi negozi i nostri chef prepareranno soluzioni per il pasto sane e gustose, sotto gli occhi dei clienti, secondo ricette salutari e approvate dal nostro team di biologi nutrizionisti. Nei reparti panetteria, pizzeria e pasticceria utilizzeremo solo farine non raffinate e il lievito madre; in tutti i nostri prodotti ridurremo sensibilmente i grammi di zucchero e di sale aggiunti, ma senza rinunciare al gusto. Per non parlare del sushi reinterpretato dai nostri chef. “all’italiana”. In tutti i reparti offriremo una vasta scelta di materie prime, prodotti semilavorati e prodotti pronti (realizzati solo con le materie prime in vendita nei negozi), così da rendere facile “mangiar bene” per tutti, anche per chi ha meno tempo o non ha sempre voglia di cucinare.

Qual è la “soluzione” che EatRight ha sviluppato, rispetto al modello della GDO tradizionale?

Quante ore sono necessarie, oggi, a una persona adulta per trovare prodotti freschi e prepararsi un pasto in linea con un regime alimentare corretto? Almeno due, quando non tre ore al giorno. Oggi “mangiar bene” è un mestiere vero e proprio, che presuppone una fase di ricerca, una di acquisto, e una di preparazione dei piatti. A noi di EatRight piace dire che facciamo fare ai nostri clienti la spesa “ad occhi chiusi” perché tutte le scelte in tema di prodotto e il lavoro di ricerca e preparazione lo abbiamo fatto noi. Vogliamo dare a tutti la possibilità di seguire una alimentazione bilanciata, sana e varia. Il tutto, rigorosamente, sostenibile!

Oltre ai luoghi fisici, cosa state sviluppando?

Stiamo sviluppando una app, in collaborazione con un team di nutrizionisti, che consentirà ai nostri clienti di costruirsi uno stile alimentare dieta personalizzato, lasciando spazio ai gusti e alle preferenze di ognuno (penso in particolare ai vegani, o ai vegetariani, ma anche a chi non ama aglio o cipolla). Ogni utente della app riceverà un menù settimanale ad hoc, che potrà automaticamente tradurre in una lista della spesa da effettuare nei nostri negozi: il nostro intento è quello di costruire un “abito su misura”, per chi non ha tempo, la costanza o le capacità di seguire fino in fondo un regime alimentare sano ed equilibrato.

Hai avuto modo di collaborare anche con le altre startup in portafoglio di Oltre Venture?

Gli incontri con gli altri imprenditori del network sono costanti e molto stimolanti. Condividiamo insieme esperienze, difficoltà, e strategie di crescita. Al momento siamo già venditori – privilegiati – dei prodotti di Sfera Agricola, e in futuro non escludiamo altre collaborazioni con le aziende in portafoglio.

Qual è stato il ruolo di Oltre Venture fino ad oggi?

Come lead investor e co-fondatore, Oltre Venture si è fatto carico della fase di raccolta fondi, organizzando il road show e gli incontri con esponenti rilevanti del mondo finanziario italiano. Per quanto riguarda l’attività operativa quotidiana, Oltre Venture è un investitore molto attivo ma al tempo stesso attento a non interferire con le scelte di business dell’impresa. È una relazione quotidiana, che si basa su un confronto diretto con la persona del team dedicata al nostro progetto. Per antonomasia, noi imprenditori siamo sempre soli di fronte alle scelte importanti: con un investitore come Oltre lo siamo un po’ di meno.

 

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